A conti fatti (e a bollette pagate), gli organizzatori hanno raccolto settemila euro tondi. L’incasso, sotto forma di un simbolico maxi assegno, è stato consegnato al professor Franco Henriquet, fondatore della Onlus che presta cure palliative ai malati terminali. Teatro della cerimonia di consegna è stata la sala stampa dello stadio del Cus Genova.
«Iniziative e persone come queste consentono alla nostra organizzazione di esistere – commenta il professor Henriquet a margine della cerimonia - Noi tutti ringraziamo chi si è prodigato perché l’evento potesse avere il successo sperato alla vigilia. Oltre al contributo economico, abbiamo raccolto grande visibilità per la nostra organizzazione. Noi ne abbiamo davvero bisogno».
Commosso il presidente di Aston Birra Giuseppe La Rosa che, insieme al cantante Andrea Di Marco, ha promosso e tirato le fila organizzative de “A partia do cheu”: «Crediamo che questa sia solo la prima di una lunga serie di iniziative benefiche – dice – Noi siamo pronti a rimboccarci le maniche e guardare ad altri eventi, anche maggiori. Si è creata una squadra fantastica, che è sempre pronta a scendere in campo». A.Se.F. del Comune di Genova è stato il main sponsor dell’iniziativa. «Ormai da due anni l’azienda ha varato il fondo A.Se.F. per Genova che consente di supportare iniziative di grande valore sociale, come è stata “A partia do cheu” – spiega il dirigente amministrativo e gestionale di A.Se.F. Franco Rossetti - Siamo sempre pronti a prendere in esame proposte e progetti che possano avere un interesse collettivo e duraturo in ambito cittadino. Se poi un’iniziativa coinvolge il professor Henriquet e la “Gigi Ghirotti”, noi siamo in prima linea».
L’assessore comunale ai Grandi eventi Paola Bordilli, presente alla cerimonia, ha elogiato l’entusiasmo e l’emozione degli organizzatori: «Solo la socialità, che non è mai scontata, può portare a così grandi risultati – dice l’assessore – Non perdete mai questa passione, questa emozione, necessarie per fare del bene. Il Comune sarà sempre al vostro fianco». Ultimo intervento del vice presidente del Cus Genova Marco Vitetta che spiega: «Il Cus da tempo ha superato la logica del risultato, ma promuove l’inclusione. Lo sport per tutti, teso a facilitare la partecipazione di chiunque, è l’obiettivo della grande organizzazione che oggi rappresento».