Gli anni 20 e gli anni 60: anni di sconvolgimenti, di rivoluzioni mancate, di cultura, letteratura e arte in genere. Anni non comuni, non banali, narrati attraverso sport, politica e cultura. Questo il tema centrale della XII edizione del Festival Teatrale dell’Acquedotto che si snoda prevalentemente in Valbisagno, dal 29 agosto al 27 settembre, in linea con la forte vocazione al teatro sociale che da oltre vent'anni caratterizza l'intervento del Teatro dell'Ortica. Anche per questa edizione è confermata la tradizionale formula a quattro sezioni: gli spettacoli serali, l’Acquedottino dei bambini con spettacoli pomeridiani dedicati ai più piccoli, le stondaiate e gli incontri tematici.
Per sostenere il festival e i suoi artisti, quest’anno, è stata attivata una campagna di crowdfunding: sulla piattaforma on-line produzionidalbasso.com è attiva la pagina dedicata alla kermesse teatrale estiva. Una campagna pensata per supportare il teatro in un momento non facile come quello che stiamo vivendo da qualche mese: “Per colpa della pandemia il sipario dei teatri è stato chiuso per 4 mesi. Spettacoli, laboratori, formazione. Tutto si è fermato – spiega Mirco Bonomi, direttore artistico del Teatro dell’Ortica - Ma come sempre siamo ripartiti e non abbiamo intenzione di mollare, anche perché ci sono dei contratti da garantire per i nostri dipendenti e un territorio da non dimenticare, da valorizzare, da riscoprire”.
Tra i luoghi del Festival, una cornice particolare sarà il suggestivo Cimitero Monumentale di Staglieno, da cui partirà simbolicamente il calendario di questa edizione, anche grazie ad A.Se.F., l’azienda partecipata del Comune specializzata in onoranze e trasporti funebri, che, anche quest’anno, sostiene la rassegna.
Il programma del Festival punta alla qualità e allo stesso tempo è pensato per coinvolgere anche il pubblico che a teatro non va mai, perché possa scoprirlo e gustarne la piacevolezza durante le sere d'estate.