DOMANDE FREQUENTI

Un mio familiare è ricoverato in una residenza per anziani; il personale della residenza richiede con insistenza che noi facciamo avere loro i vestiti da usare in caso di morte, facendo presente che il personale della residenza deve procedere rapidamente alla vestizione della salma per evitare che la rigidità, che subentra subito dopo il decesso, divenga, durante la vestizione, causa di fratture alla salma. E' vero?

Il rigor mortis non è così immediato, per cui c'è tutto il tempo di procedere con la dovuta calma alla vestizione, soprattutto quando tale operazione viene eseguita da personale professionalmente preparato come i necrofori di A.Se.F..
Le motivazioni addotte in questi casi possono derivare da una scarsa conoscenza del problema o costituire un pretesto per chiamare per la vestizione e, conseguentemente, per il servizio funebre, un'impresa "amica" (a volte "riconoscente") da imporre ai familiari del defunto, magari facendo riferimento a "presunte" convenzioni.
I familiari dei defunti devono essere consapevoli di come la scelta dell'impresa funebre cui affidare il funerale di un proprio congiunto spetti solo a loro, a meno che il defunto non vi abbia provveduto in vita attraverso la previdenza funeraria.

Ho letto sui giornali che alcune residenze per anziani richiedono ai familiari di ricoverati deceduti il pagamento di una indennità di uscita? Come mai?

Si tratta di una richiesta piuttosto insolita e, a nostro avviso, non motivata, anche se, ovviamente, bisognerebbe conoscere bene i contenuti dei documenti firmati al momento dell'accettazione dell'ospite da parte della residenza. La nostra pluriennale esperienza ci ha portato a riscontrare, in alcuni casi, che il personale della residenza chiama, per la vestizione e/o il servizio funebre, un'impresa cosiddetta convenzionata (in realtà spesso solo "amica" e "riconoscente") e che, quando i familiari manifestano (come loro diritto) la volontà di rivolgersi a una impresa diversa o di sentire comunque altre imprese, il disturbo a vuoto dell'impresa chiamata e/o il mancato rispetto della cosiddetta convenzione a favore della stessa, divengono "componenti economiche" dell'indennità di uscita: il risultato è che, molte volte, i familiari del defunto, spesso in condizioni morali di grande criticità, finiscono con l'accettare l'impresa chiamata dalla residenza per non subire il costo aggiuntivo dell'indennità di uscita, sebbene la stessa quasi mai sia realmente dovuta.

Mi è capitato di chiedere a più imprese il preventivo minimo per un funerale, cioè per un servizio composto solo da quanto strettamente indispensabile; le proposte, però, differivano fra loro, magari di alcune decine di Euro: come mai?

A.Se.F. opera in base a tariffe deliberate ogni anno, prima dal Consiglio di Amministrazione e ora fissate dall'Amministratore Unico della Società.
I prezzi così stabiliti sono fissi e non sono differenziabili per i singoli clienti, a meno che non appartengano ad associazioni che abbiano stipulato con A.Se.F. particolari convenzioni, di norma rese note ai singoli aderenti a cura delle associazioni stesse. Siamo consapevoli del fatto che a volte si verifichino differenze di questo tipo, rispetto alle quali siamo però certi che, a parità di quantità e qualità di componenti, le tariffe di A.Se.F. siano assolutamente competitive.

Qualora la proposta di A.Se.F. risultasse più elevata, ci si assicuri che le proposte delle altre imprese siano perfettamente corrispondenti dal punto di vista quantitativo e qualitativo (anche se siamo sicuri di essere la sola Società che fornisce, per ciascun cofano, la certificazione del produttore sul tipo di legno impiegato), e che la fattura corrisponda esattamente all'importo complessivamente pagato per il servizio funebre, con elenco dettagliato del costo delle singole componenti. 
Un'altra voce non sempre riscontrabile dall'utente che incide sui prezzi è il rispetto o meno della normativa sulle modalità di assunzione: per tutti i dipendenti A.Se.F. queste regole sono sempre rispettate. E, trattandosi di un'azienda pubblica, non potrebbe essere diversamente!

Mi è stata affidata la tutela di una persona anziana, che desidera avere certezze in ordine all'organizzazione del suo funerale; vorrei tanto esaudire i suoi desideri, ma purtroppo le mie funzioni si esauriscono al momento del suo decesso e, poi, potranno operare solo gli eredi. Come posso fare?

In queste circostanze è possibile risolvere il problema tramite il servizio di previdenza funeraria; stipulando la polizza Ricordati di Te, si può predeterminare il rito funebre (pratiche, vestizione, scelta cofano, accessori, addobbi floreali, rito, sepoltura, ecc.). 
A.Se.F. garantisce che tutto verrà eseguito come stabilito al momento della stipula della polizza.